Vi riportiamo uno stralcio dell’intervista che Andrea Alberizia ha realizzato per Romagna noi
“In una Italia che degrada ogni giorno di più, chi arriva in Romagna trova un ambiente che gli apre il cuore. Trova un ambiente popolare ma di quel popolare che non è involgarito ed è bellissimo”. Senza tanti giri di parole, Aldo Cazzullo lo confessa: l'inviato del Corriere della Sera si dichiara un amante della terra romagnola dove ha presentato in questi giorni (a Rimini prima e Lugo poi) il suo nuovo libro "L'Italia de noantri" pubblicato per Mondadori.
Qual è la caratteristica della Romagna?
Ritrovo molte cose del passato, sintomo di una forte identità culturale. I ricordi di mia madre che veniva in vacanza negli anni cinquanta hanno delle somiglianze con i ricordi delle mie vacanze negli anni ottanta.
Com'è vissuta da turista?
Si è stati capaci di creare un modello di sviluppo nel settore turistico unendo la discoteca e la piadina. Il turista non è un limone da spremere e così succede che l'anno dopo ritorna volentieri.
Nonostante il mare non sia proprio cristallino..
Nel penultimo libro ho scritto che solo i romagnoli potevano vendere così bene il loro mare ed è vero. Ricordo l'aneddoto di quando la Juventus negli anni settanta andò a giocare a Cesena e Causio disse che in albergo voleva una camera con vista sul mare. Dovettero dirgli che a Cesena il mare non c'è.
Quali angoli di Romagna le sono piaciuti in particolare?
In generale tutta quella interna, meno frequentata dai turisti e più amata dai romagnoli. Santarcangelo dove un caro amico mi porta sempre in un ristorantino particolare, San Leo ma anche San Marino che è una specie di isola dei pirati, un fossile del medioevo. Solo a San Marino puoi trovare i cd pirata venduti in negozio. Ma un po' tutta è solare e divertente.
Non sta subendo quel processo di meridionalizzazione di cui parla nel libro?
E' un fenomeno che credo coinvolga tutta l'Italia ed è ben rappresentato dalla parola noantri. E' un concetto che c'è in tutti i dialetti e sta a significare il campanile, il clan, la fazione, la famiglia, fino alla cosa nostra della mafia. Ho scelto la versione romanesca perché Roma è da sempre centrale nella vita italiana ma lo sta diventando sempre di più.
Perché non si è verificata una settentrionalizzazione?
Forse perché è più facile il contrario o forse perché eravamo già così e quelle presunte elite non sono mai esistite. Il nord diventa sempre più uguale al sud.
Un esempio?
Gli spaghetti al pomodoro. Il pomodoro è qualcosa di molto rappresentativo dell'Italia e che poi spesso ritroviamo nelle macchie delle nostre camicie.
L'Italia nel noantri è diversa dall'Italia dell'outlet?
I due libri sono parenti, non c'è una tesi scientifica ma è un racconto del Paese fatto attraversandolo in viaggi per lavoro e per piacere. L'Italia del clan e quella della svendita ma anche dell'idea di essere furbi perché si sta facendo un affare. Sono due parole chiave che sintetizzano bene l'italiano.
Ma com'è l'italiano?
Ha la camicia macchiata di pomodoro, va a Mirabilandia, all'Acquafan o al delfinario. E in questo mi metto dentro anche io che quando vengo in Romagna porto i miei figli a Mirabilandia.
da Hotel Milano Marittima